E quella crepa si apre di più, sale l’odore acre del dolore, il soffio del tepore avvolgente che conserva tutto come in una fotografia. Immutabile e stridente ricordo, ordigno inesploso di vita, un urlo strozzato, quasi muto, eppure fragoroso per la
Tua anima, colpisce come la lama del coltello che trafigge il cuore. Chiudi gli occhi e senti il sapore di ogni cosa. Il sangue tra i denti, il respiro corto, il battito sincopato, non c è ordine di posto per ogni sensazione, tutto si mescola nel caos di un istante vissuto. Cerchi il riposo e ricordi di non averlo trovato e continui a giacere incatenato, ombra scura in pieno sole.
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