Che bello. Viaggiare, partire, tornare, ripartire, per affari o per amore, per scelta o per costrizione; pensate a quante miliardi di storie sono state trasportate in tutto il mondo da quando è stato inventato il treno.
Il concetto di treno non nasce con la rivoluzione industriale. Già nei secoli precedenti, sin dall'epoca romana dei mezzi primitivi simili a treni erano utilizzati nelle miniere: si trattava di corti convogli composti da carrelli concatenati tra loro, senza binari oppure con rudimentali guide in legno, trainate da bestie da soma o da schiavi e operai. La parola treno deriva dal latino Trahere: tirare; il termine si è modificato nel tempo tramite il francese provenzale (train).
L'etimologia della parola il più delle volte svela le intimità della parola stessa, racchiude il fascino della sua nascita proprio, come sapranno i più informati ed appassionati, è affascinante e misteriora la nascita della parola Jazz.
Il treno trasporta, nell'immaginario collettivo, emozioni e speranze come si scopre dal testo che ho riportato sotto:
[...]Temi nuovi si aggiungevano nel frattempo a quelli classici dell' amore, del lavoro e della morte. I piu' sfruttati erano: il treno (il mezzo che porta da una citta' all' altra e ha il sapore dolce-amaro della liberta'), il carcere (il destino ineluttabile di tutti i poveri), la violenza (il pane quotidiano degli emarginati), l' alcoolismo (il male volontario come sfida alla vita o come castigo perpetuo), la vita nel ghetto (miserie materiali e morali)[...]
fonte: www.scaruffi.com
La libertà , desiderata in ogni momento e con qualunque mezzo.
Un viaggio affascinante in "treno come ispirazione sonora" lo ha affrontato il prof.Paolo Prato nel libro "Il treno dei desideri" Ed.L'Epos. 244 pagine nelle quali l'autore esplora l'universo espressivo di autori e compositori che si sono ispirati al treno. Il saggio,che contiene l'autorevole prefazione di Ennio Morricone, traccia un filo conduttore tra musica e ferrovia.
Un'altro affascinante uso del treno è quello che fa la The Society of International Railway Travelers® che organizza viaggi sofisticati e raffinati nei cinque continenti, dalla Transiberiana all'Artico, da Venezia a Praga o attraverso i canyon della Sierra Madre. Io vi segnalo un tour passato, che spero venga riproposto in seguito, ed è quello dell'"American Orient Express Antebellum South & Jazz Program" con partenza da New Orleans ed arrivo a Washington D.C., un viaggio lungo 8 giorni scanditi da orchestrine jazz a bordo del treno.
Esclusivo anche nel prezzo, per i curiosi ecco la pagina con il programma completo
Il concetto di treno non nasce con la rivoluzione industriale. Già nei secoli precedenti, sin dall'epoca romana dei mezzi primitivi simili a treni erano utilizzati nelle miniere: si trattava di corti convogli composti da carrelli concatenati tra loro, senza binari oppure con rudimentali guide in legno, trainate da bestie da soma o da schiavi e operai. La parola treno deriva dal latino Trahere: tirare; il termine si è modificato nel tempo tramite il francese provenzale (train).
L'etimologia della parola il più delle volte svela le intimità della parola stessa, racchiude il fascino della sua nascita proprio, come sapranno i più informati ed appassionati, è affascinante e misteriora la nascita della parola Jazz.
Il treno trasporta, nell'immaginario collettivo, emozioni e speranze come si scopre dal testo che ho riportato sotto:
[...]Temi nuovi si aggiungevano nel frattempo a quelli classici dell' amore, del lavoro e della morte. I piu' sfruttati erano: il treno (il mezzo che porta da una citta' all' altra e ha il sapore dolce-amaro della liberta'), il carcere (il destino ineluttabile di tutti i poveri), la violenza (il pane quotidiano degli emarginati), l' alcoolismo (il male volontario come sfida alla vita o come castigo perpetuo), la vita nel ghetto (miserie materiali e morali)[...]
fonte: www.scaruffi.com
La libertà , desiderata in ogni momento e con qualunque mezzo.
Un viaggio affascinante in "treno come ispirazione sonora" lo ha affrontato il prof.Paolo Prato nel libro "Il treno dei desideri" Ed.L'Epos. 244 pagine nelle quali l'autore esplora l'universo espressivo di autori e compositori che si sono ispirati al treno. Il saggio,che contiene l'autorevole prefazione di Ennio Morricone, traccia un filo conduttore tra musica e ferrovia.
Un'altro affascinante uso del treno è quello che fa la The Society of International Railway Travelers® che organizza viaggi sofisticati e raffinati nei cinque continenti, dalla Transiberiana all'Artico, da Venezia a Praga o attraverso i canyon della Sierra Madre. Io vi segnalo un tour passato, che spero venga riproposto in seguito, ed è quello dell'"American Orient Express Antebellum South & Jazz Program" con partenza da New Orleans ed arrivo a Washington D.C., un viaggio lungo 8 giorni scanditi da orchestrine jazz a bordo del treno.
Esclusivo anche nel prezzo, per i curiosi ecco la pagina con il programma completo
ndr: questo articolo, a modo mio, lo dedico a mio padre da sempre appassionato di treni, aerei e innamorato pazzo di mia madre.
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